LAVORI DI PUBBLICA UTILITA' (L.P.U)   "CONVENZIONE TRIBUNALE DI UDINE"

  • La convezione con il Tribunale di Udine per lo svolgimento del Lavoro di Pubblica Utilità (LPU)

Nell'ottica di dar seguito al suo impegno nel diffondere i valori del volontariato e nella volontà di perseguire fini di utilità sociale attraverso attività i cui beneficiari finali sono i cittadini, il 06 Luglio 2016 la G.E.A. ha siglato, con il Tribunale di Udine, la prima convenzione,

divenendo ente di accoglienza per lo svolgimento del LPU.

La G.E.A. gestisce direttamente lo svolgimento pratico del lavoro di pubblica utilità in

base a quanto stabilito nella convenzione.

 

  • Le modalità di presentazione della richiesta di svolgimento del LPU

Il percorso procedurale, che la organizzazione di volontariato G.E.A. ha sperimentato in questo primo anno di attività, si suddivide in diverse fasi nelle quali sono coinvolti diversi soggetti e si presenta come segue:

 

- richiesta per lo svolgimento del LPU

- colloquio conoscitivo

- rilascio dichiarazione di accoglienza e programma attività di massima

- avvio del servizio e svolgimento attività concordate

- conclusione del servizio e rilascio relazione finale

 

Per ogni fase si è individuata sia della documentazione ad hoc che delle procedure di

coordinamento.

La richiesta di svolgimento del LPU proviene sia dagli interessati (cittadini privati)che dagli avvocati attraverso un contatto diretto con la organizzazione del Volontariato.

 

  • Successivamente al primo contatto e verificata la disponibilità di massima dell’associazione

viene richiesto obbligatoriamente un colloquio conoscitivo tra i responsabili dell’ OdV,

l’interessato e il suo avvocato. Tale colloquio serve al'interessato per presentare il suo CV, istruzione e formazione professionale, le sue eventuali esperienze pregresse nel volontariato e quanto altro ritenga utile per farsi conoscere dal'associazione, all'avvocato per presentare la situazione relativa al LPU (n. ore presunte, tempistiche probabili di avvio, eventuali problematiche legali,…) e all'associazione per presentare la struttura, le attività relative al LPU, le modalità di svolgimento, ecc…

 

  • Contestualmente, nella maggior parte dei casi, viene già stabilito un programma attività di massima

con l’interessato e individuate le attività, gli orari e il periodo di svolgimento del servizio in base alle esigenze della persona e la disponibilità di posti dell’associazione stessa. A tal proposito è bene sottolineare che le associazioni, nell’ organizzare le presenze e scaglionare l’avvio delle persone a cui si è rilasciata la disponibilità, seguono, per quanto possibile, l’ordine di arrivo delle richieste; ciò non sempre è fattibile a causa delle tempistiche procedurali che variano da caso a caso: si seguirà allora l’ordine temporale di notifica delle sentenze. La disponibilità, in ogni caso, viene rilasciata a condizione che l’interessato e/o il suo avvocato sappiano fornire una tempistica di massima circa la data di avvio: si crea così una lista d’attesa che permette all’associazione di regolare le richieste future (accettandole oppure no). In alcuni e rari casi il programma attività viene stabilito solo successivamente in via definitiva.

 

  • La sentenza del giudice e l’avvio del servizio di pubblica utilità

L’iter prosegue con l’attesa, più o meno lunga, della sentenza del giudice che stabilisce, in via definitiva e in caso di parere favorevole, il numero di ore e/o di giorni che la persona dovrà svolgere presso l’associazione che ha rilasciato la dichiarazione di accoglienza.

L’avvio ufficiale del servizio avviene nel momento in cui la sentenza viene depositata e resa nota all' Organizzazione di Volontariato dall’avvocato e/o dal Tribunale e/o con notifica da parte delle Forze dell’ordine.

La persona possa avviare il proprio servizio anche prima del passaggio in giudicato della stessa: ciò permette di accorciare i tempi di attesa e anticipare avvio e conclusione delle attività, favorendo un andamento più fluido delle pratiche successive.

In questa fase l’interessato contatta l’associazione per accordarsi sul giorno preciso di avvio e il programma definitivo delle presenze: il tutto verrà tempestivamente comunicato, direttamente dall’associazione, tramite fax,o Pec agli Organi individuati nella sentenza per il controllo (Carabinieri, Polizia, Polizia Municipale, Questura,…). Le presenze vengono registrate su un registro indicando: giorno, orario di entrata, orario di uscita, attività svolta

(in modo sintetico), firma dell’interessato e del responsabile per il LPU dell’associazione così come individuato in convenzione. Qualunque variazione (modifica giorno, orario, malattia, problemi di altra natura,…) al programma prestabilito viene tempestivamente comunicata agli Organi di controllo dall’associazione, che ha la responsabilità primaria del corretto e regolare svolgimento del LPU. 

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