Notizie ed interventi

Carnia: alluvione comune di Ovaro

Udine 02/11/2018

OVARO – Strade allagate, fiumi in piena, smottamenti, pioggia intensa e mancanza di corrente elettrica. E’ di vera emergenza la situazione in val Degano e a Luincis di Ovaro in particolare. Decine di persone, tra Protezione Civile e Vigili del Fuoco e volontari sono al lavoro per limitare i danni e tenere sotto controllo la situazione.

In quest’area della Carnia, nelle ultime ore, sono caduti tra i 200 e i 400 millimetri di pioggia.

I Volontari della G.E.A a lavoro per ripristinare le strade e portare un sostegno alla popolazione.

Scoperta discarica in area privata a Udine

Udine 29/11/2017

Le guardie ambientali volontarie della G.E.A di Udine , nel corso di attività finalizzata al contrasto degli illeciti ambientali e la salvaguardia dell’ambiente, nel comune di Udine – località “ Molin Nuovo”, individuavano un’area di circa 400 mq, opportunamente recintata e con ingressi delimitati da cancelli . Parte della stessa, è stata utilizzata per la creazione di una vera e propria discarica a cielo aperto.

Rifiuti speciali pericolosi e non costituiti da circa 200 metri cubi di detriti da demolizioni edili tra i quali si evincevano mattoni forati, mattonelle, plastica, tubi in pvc, ferro, fresato di asfalto, otre a macchinari abbandonati. 

 

Sopralluogo della GEA all’ex Bertoli

Udine 09/09/2017

Una situazione che da troppi anni non viene affrontata e che rischia di avere serie conseguenze per la salute dei cittadini. Basta passare davanti all’ex acciaieria Bertoli per rendersi conto del degrado dell’ex sito industriale, che doveva essere bonificato dalla proprietà che ha acquistato l’area, la OPIT di Bergamo. Sono anni che i residenti chiedono con forza la bonifica dell’area, dove la presenza dell’eternit è consistente. Nulla è stato fatto perchè dopo che è stata realizzata la parte più redditizia (Parco commerciale Terminal Nord), quella relativa alla parte residenziale, (ossia il progetto dello studio Gregotti che prevedeva l’edificazione di 12 torri residenziali immerse in un parco di 30000 metri quadrati)  si è arenata, non trovando abbastanza interesse economico che spingesse la proprietà a proseguire nel progetto. Oggi i cartelli che recintano l’area con la loro scritta: “la città cresce”, abbattuti dalle trombe d’aria e dall’incuria dettata dalla assoluta mancanza di manutenzione, suonano ironici ai cittadini che si divertono a immortalarli. L’associazione ambientalista GEA ha effettualto un sopralluogo nell’area, evidenziando la presenza all’interno dell’area di mucchi di eternit e di materiale di dubbia provenienza, oltre a mucchi di plastica e tubi e fusti con liquidi. Insomma una vera e propria discarica a cielo aperto. I cittadini del quartiere hanno lamentato che le trombe d’aria recenti, hanno fatto volare l’etenit presente sui tetti dell’ex Bertoli, dentro le loro case. Tondini di ferro sono presenti a ridosso del marciapiede con grave pericolo per i bambini che lo percorrono. Il comune nel passato ha scaricato la responsabilità della situazione, sulla società privata proprietaria del sito. I cittadini però ricordano che la “salute pubblica” è competenza del sindaco e della sua amministrazione

FIUME ISONZO RISCHIO ESONDAZIONE

08/11/2016

 

Gorizia .

il fiume Isonzo sorvegliato speciale in queste ore dalla Protezione civile regionale. Le forti piogge della notte che si sono abbattute sull’Isontino hanno finito con l’ingrossare pericolosamente il corso d’acqua. In particolare, a preoccupare è il tratto gradiscano del fiume dove, negli anni passati, sono stati innalzati gli argini.

 

Gradisca di Isonzo :

il fiume ha raggiunto il livello di guardia. La Protezione civile e le associazioni di Vigilanza Ambientale sta monitorando la situazione. Nella notte 13 interventi dei vigili nella zona di Ronchi dei Legionari.

 

Tieste:

su viale Miramare, a Barcola, la strada è stata invasa dall'acqua, diversi alberi sono stati sradicati dal forte vento.

 

Udine:

Il forte vento ha abbattuto diversi alberi , cadendo sulle auto in sosta. Allagamenti si sono avuti in diverse vie della città, solo nella mattinata di Lunedì 7 , la situazione è rientrata nella normalità.

 

Diversi gli interventi della Protezione civile regionale e della vigilanza ambientale.

MALTEMPO FLAGELLA LA LIGURIA

14/10/2016

 

Maltempo,

 

Liguria in ginocchio: Genova colpita da un nubifragio pazzesco
Il maltempo è arrivato puntuale e ha colpito in modo molto pesante la Liguria: tra le 13:30 e le 15 una tempesta di vento e pioggia ha colpito Genova e l’hinterland (soprattutto la Liguria orientale), con caratteristiche analoghe agli uragani di 1ª categoria 

Salvati dal terremoto quasi mille animali

Sono passati pochi giorni dal terremoto che ha colpito Amatrice, Accumoli e tante altre piccole frazioni del centro Italia.

La G.E.A.VIGILANZA AMBIENTALE   ha prontamente inviato  5 volontari con appositi mezzi e attrezzature.

Al nostro gruppo è stato affidato l'incarico di recuperare  gli animali feriti o che vagavano tra le macerie e consegnarli ai  veterinari  che attrezzati con tenda da campo, medicinali e strumenti di primo soccorso.

 Il nostro ruolo è quello non solo di soccorrere gli animali, anche loro vittime del terremoto, ma anche quello di fornire assistenza alle persone attendate che sono riuscite a salvare i loro animali domestici .

Sentiero Del Rio

Per chi frequenta la montagna il sentiero rappresenta una possibilità concreta per addentrarsi nelle vallate, attraversare i boschi, giungere sulle praterie d'alta quota e pervenire a qualche vetta.

I sentieri abbisognano di essere continuamente controllati per verificare lo stato di percorribilità.

Perciò, un proprio gruppo di Soci Volontari si occupa della manutenzione dei sentieri.

La sistemazione del sentiero Del Rio è affidata ai volontari di G.E.A. VIGILANZA AMBIENTALE per migliorare la fruizione . L’iniziativa prevede pure la sistemazione delle aree verdi.

 

 


 

Parco naturale del Torre ,spazzatura ed amianto la fanno da padroni

UDINE 22/12/2014

 

Nella mattinata di domenica 20 dicembre 2014 nei boschi che circondano Udine, presso il parco naturale del Torre, imboccato un viottolo che si addentra nella coltre arboricola percorso per un centinaio di metri. Equi, in uno spiazzo, un bel mucchio di eternit abbandonato dai soliti ignoti, oltre a diversi materassi e poltrone bruciate.

Nel giro di poco tempo i volontari della G.E.A hanno avvisato la Guardia Forestale ed è così giunto sul posto una pattuglia.

Le Guardie Forestali constatavano l’ingente quantità: almeno 1 quintale. “Ci risiamo - il suo primo commento - hai voglia noi a fare campagne di sensibilizzazione, a mettere sbarre che impediscono il passaggio ai veicoli nei boschi: a questi incivili basta uno spiraglio appena e disseminano rifiuti e veleni senza il minimo pudore”.

Le guardie forestali hanno fatto tutti i rilievi del caso, adoperandosi per fare in modo di ripulire l'area contaminata.

 


CORSO DI FORMAZIONE PER ASPIRANTI VOLONTARI

 UDINE 24 APRILE

Per il 2014 la G.E.A. VIGILANZA AMBIENTALE dà il via al Corso Base di aspiranti guardie ambientali volontarie.
Il programma del corso, prevede un incontro settimanale della durata di circa 3 ore.
Ciascuna lezione è tenuta da esperti in tema di ambiente, sicurezza, previsione e prevenzione dei rischi, psicologia delle emergenze: nell'organizzazione del pacchetto formativo sono stati coinvolti

 

ragazzi che di età compresa tra i 15 e i 18 anni.
La prova sul campo prevede la pulizia di un area boschiva la sistemazione di sentieri ed il mantenimento dell'area assegnata.

La formazione del volontariato ricopre un ruolo centrale: per mantenere l'operatività ed il livello di preparazione sempre al top, occorre puntare sulla formazione continua di chi è già volontario e sulla formazione di base destinata a coloro che si vogliono avvicinare al mondo del volontariato

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Odino Panasia è stato rinominato presidente di G.E.A.VIGILANZA AMBIENTALE

UDINE 18 NOVEMBRE

confermato alla guida di G.E.A.VIGILANZA AMBIENTALE per il biennio 2014-2015,


È stato rieletto Odino Panasia alla giuda della associazione di volontariato onlus G.E.A.VIGILANZA AMBIENTALE.

La nomina riprende il lavoro interrotto e al quale venga assicurata l'autonomia di programmazione già riconosciuta.

Odino Panasia è stato rieletto presidente, per i meriti dimostrati e i progetti portati a termine.

In un periodo difficile come quello che si sta attraversando e la certezza di un budget limitato, in vista di una riduzione del finanziamento pupubblico, di proseguire e di ampliare importanti progetti nazionali allo scopo di assicurare quella stabilità necessaria per garantire credibilità, affidabilità e produttività della G.E.A.VIGILANZA AMBIENTALE, con importanti ricadute sul territorio.

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Cascata del Torrente Favarinis

 

AMARO (UD) 30 OTTOBRE 2013

Il Rio Favarinis, ha una discreta porta d’acqua ed è l’unico corso d’acqua del versante sud del monte Amariana.

Il torrente attraversa una stretta forra, per dare poi origine ad una suggestiva cascata alta alcune decine di metri. La forra è incisa nella pietra, che è una bancata di dolomia principale, risalente al periodo Triassico (200 milioni di anni fa). Le rocce sono ricche di resti di fossili, come Megalodonti bivalvi dalla caratteristica sezione a cuore.

Per raggiungerla, da Amaro si segue la statale (52) verso il ponte di Stazione della Carnia. Subito prima di quest’ultimo si imbocca a sinistra la strada per Campiolo, da percorrere fino al primo ponte che attraversa proprio il torrente Favarinis. Qui, parcheggiata l’auto in uno spiazzo presente, si prosegue a piedi per il sentiero 415.

Superarto lo stallo di Nole, si raggiunge il greto del torrente e l’imbocco della forra, dopo un breve passaggio in semplice e facile arrampicata, si giunge alla suggestiva cascata. Il tempo per l’escursione è di circa un’ora.

I volontari della G.E.A. Vigilanza Ambientale dopo un lavoro durato alcune settimane hanno ripristinato il sentiero roccioso, mettendo in sicurezza tutte le corde e i ganci che oramai si erano ossidati.

Sono state cambiate le funi, sono stati effettuati nuovi fori per l'inserimenti di chiodi da parete per il contenimento delle funi.

 

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Fusti pericolosi a Remanzacco

REMANZACCO  (UD)

 

14 settembre 2013

 

Il personale volontario del servizio di Vigilanza nel corso di una delle consuete attività di controllo , ha individuato un sito all'interno di una fabrica di mattoni abbandonata, dove sono stoccati alcuni fusti dal contenuto ancora ignoto.

I controlli  sono ancora  in corso, per verificare la sostanza contenuta all'interno dei fusti che emanano un forte odore di olio esausto, e di petrolio, inoltre è stata individuata una cisterna sotterrata colma di olio, in totale stato di abbandono e senza nessua protezione, come un  coperchio per la chiusura, perone ingare della cisterna potrebbero cadere all'intero, ma in caso di forte pioggie, potrebbe riempirsi e fare fuoriuscire il contenuto inquinante.

I volontari hanno ritrovato nei terreni adiacenti all'industria dismessa, anche centinaia di filtri per olio, oltre a parti di attrezzatura industriale, in totale stato di abbandono.

 

Durante i controlli i vontari hanno constatato i numerosi crolli delle coperturein eternit , dei tetti della fabrica.

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Orto botanico Paluzza

9 Luglio 2013

Da segnalazione pervenutaci il 30 giugno siamo andati a verificare lo stato di abbandono del siti denominato "ORTO BOTANICO PALUZZA".

Il sito si è di fatto trasformato in un luogo di scarso interesse turistico, in quanto non si rende possibile effettuare i percorsi prestabiliti, come segnalati sugli appositi cartelli.

 

Abbiamo comunicato all'amministrazione comunale in data 4 giugno il cattivo stato di conservazione e di manutenzione del sito stesso e ci siamo resi disponibili per una eventuale collaborazione .

 

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Ordigno militare da esercitazione

23 Giugno 2013

MUNIZIONAMENTO MILITARE DA ESERCITAZIONE
Questa voce si riferisce a quegli oggetti che, pure essendo inerti ed in qualche caso usati e quindi non più integri, hanno la sagoma esterna ed il peso di munizioni militari. In genere si tratta di bombe da fucile che servono ad addestrare al tiro i militari e, al posto della carica di esplosivo, contengono colorante in polvere che, liberato al momento dell'impatto, consente di individuare il punto di caduta. Questi oggetti, con particolare riguardo a quelli usati o non integri, non possono essere equiparati a munizioni, però si ritiene che la detenzione degli stessi possa creare allarme sociale e di fatto non possa essere del tutto libera in quanto potrebbero essere equiparati a materiale di armamento. Le norme vigenti impongono per la fabbricazione di qualsiasi cosa che formi oggetto di fornitura militare, il possesso della apposita licenza per costruire materiali d'armamento. Ne discende che, se per fabbricare borracce o stivali occorre la predetta licenza, l'ipotesi che un soggetto privato detenga una qualsiasi componente di ordigno o di munizione, sebbene inerte, è da escludere tassativamente.

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Bracconaggio

 19 Dicembre 2012

Per bracconaggio si intende ogni forma di uccisione o cattura di animali selvatici al di fuori delle possibilità previste dalla legge.

Si tratta di un fenomeno diffuso sin dall’antichità ed ovviamente legato alla presenza su un territorio di un gran numero di animali selvatici: le grandi concentrazioni di fauna (stanziale, migratoria o svernante) hanno favorito, in origine per soddisfare esigenze alimentari, forme di prelievo massiccio e quindi anche di illegalità.

Il bracconaggio è un fenomeno particolarmente insidioso, perchè poco appariscente. Questa caratteristica si è accentuata con gli spostamenti demografici verso le città ed il conseguente spopolamento di campagne e boschi.

E’ difficile essere presenti quando un uccellatore, di notte, su una spiaggia, aziona la sua rete a scatto per catturare i cardellini; quando il laccio si stringe alla zampa di un lupo; quando un ghiro viene paralizzato dalla luce di una torcia ed ucciso; persino quando un bracconiere spara ad un falco dal terrazzo della sua casa.

E sono spesso le istituzioni stesse, in buona o in mala fede, a negare l’esistenza del fenomeno.

Eppure, nonostante queste difficoltà, nel 2008 il solo Corpo Forestale dello Stato ha scoperto 1738 reati di bracconaggio, comminando anche 5587 sanzioni amministrative e pene pecuniarie per 2,4 milioni di euro.

Ed il Nucleo Operativo Antibracconaggio, nel solo mese di ottobre nell’Operazione Pettirosso” ha denunciato , 120 uccellatori.

Se si tratta di cifre considerevoli, bisogna pensare che i reati scoperti rappresentano solo una goccia nel mare dell’illegalità venatoria. Provate ad immaginare quanti possano essere realmente gli atti di bracconaggio e quanti milioni di animali vengano illegalmente uccisi ogni anno in Italia. Non ci riuscirete, nemmeno con l’immaginazione.

In un solo comune del Sulcis, in provincia di Cagliari, la forestale stima l’esistenza di 250 uccellatori, tra abituali ed occasionali. Essi catturano uccelli, presenti in gran numero in quella zona nei mesi autunnali ed invernali, con trappole per impiccagione piazzate su un sentiero prestabilito. Significa che ogni giorno ognuno di quegli uccellatori deve percorrere quel sentiero, per recuperare gli uccelli intrappolati. La LIPU ha calcolato che quei 250 uccellatori, percorrendo quei sentieri per almeno 4 mesi all’anno, delinquono più di 30.000 volte. Volete sapere quanti di questi reati vengono denunciati ogni anno dal Corpo Forestale della Sardegna? Sono 10. Un numero vergognoso!

Si tratta di un male comune alle Regioni a Statuto Speciale: dove a comandare sono gli assessori regionali e lo Stato deve tirarsi indietro, le pressioni locali hanno maggiore efficacia ed i controlli vengono annacquati.

Ma anche a livello nazionale le cose non vanno meglio.

Se il Corpo Forestale dello Stato ha grandi competenze e professionalità in materia di tutela della fauna, ci si aspetterebbe che uomini e risorse fossero destinati prioritariamente a questo compito. Invece la tendenza degli ultimi due anni è quella di privilegiare il settore agro-alimentare, a discapito della tutela dei boschi e dei suoi abitanti. E addirittura alle guardie forestali ora viene anche chiesto di fare le multe per eccesso di velocità, come se fossero vigili urbani.

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Animali investiti, ora è obbligatorio il soccorso.

17 Dicembre 2012

ANIMALI INVESTITI ORA E' OBBLIGO IL SOCCORSO 

Prima era solo una questione di coscienza, ora è anche  legge.

Chi investe un cane o un gatto in strada non può più fare finta di niente e tirare diritto, ma è obbligato a fermarsi per prestargli soccorso , decreto attuativo del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, entra in vigore a partire dal 27 dicembre.

Il decreto ministeriale fissa, fra l'altro, le caratteristiche delle autoambulanze veterinarie, le cui attrezzature specifiche saranno individuate dal ministero della Salute, la certificazione anche successiva dello stato di necessità di intervento sull'animale da parte di un veterinario e gli stati patologici che fanno scattare questo riconoscimento, ossia trauma grave, ferite aperte, emorragie, alterazioni e convulsioni.

La norma ha preso atto del cambiamento del sentire comune sul dovere di prestare soccorso anche agli animali .

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Processionaria

 

17 Dicembre 2012

 

Visitando alcuni boschi della nostra zona ho notato appesi agli apici di alcune conifere, o in prossimità della biforcazione dei rami dei grossi bozzoli setosi di colore bianco simili  per forma a dei fiaschi la cui parte slargata poteva raggiungere il diametro di 30-40 cm.

Questi corpi sericei sono i nidi costruiti dai bruchi di una farfalla notturna appartenente ai Notodontidi, comunemente conosciuta come "Processionaria", per il modo di procedere fuori del nido delle proprie larve.

Il ciclo di quest’interessante lepidottero andrebbe approfondito meglio. Qui, per ragioni di spazio, esporrò la fase larvale dell’insetto, cioè quella parte del ciclo che è pericolosa all’uomo, in modo che la conoscenza e l’avvistamento del bruco consentano alla persona di proteggersi dal pericolo.

Le specie che si possono incontrare frequentando i boschi sono la processionaria della quercia (Thaumetopoea processionea) e la processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa). Questi bruchi molto pelosi, oltre a differenziarsi nel colore: grigi con macchie rossastre quelli della quercia, neri azzurrati quelli delle conifere, si distinguono dalla formazione di marcia che il gruppo assume quando escono dal nido in cerca di foglie fresche.

Infatti, la marcia nella processionaria della quercia viene guidata da un bruco capofila, seguito da una seconda fila di bruchi disposti a coppia, questi a loro volta sono seguiti da una formazione di tre bruchi e ancora più indietro una formazione ordinata per quattro, e così via fintando che la processione si allarga anche con quindici-venti individui; dopo la massima ampiezza la processione decresce assottigliandosi man mano ad un solo individuo.

Nella processionaria del pino, invece, i bruchi usciti dal nido in cerca di alimentazione, si dispongono in fila Indiana, in modo che la testa dell’uno venga a contatto con l’addome di quello che lo precede, raggiungendo così processioni lunghe parecchi metri. E’ possibile inoltre che dallo stesso nido possono formarsi una o più processioni, anche con direzioni diverse

Entrambi, una volta sazi tornano a riunirsi ripercorrendo la traccia sericea lasciata all’andata.

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Friuli sotto la neve in azione uomini e mezzi

7 dicembre 2012

Udine dalla serata di ieri sul capoluogo e su tutta la provincia forti nevicate e freddo intenso . Stamane il panorama è imbiancato, la provincia di Gorizia è stata la più colpita dalle precipitazioni nevose.

Dal giro di ricognizione dei volontari numerose strade del Goriziano risultano inagibili, il comune non ha utilizzato gli spazzaneve e i marciapiedi sono ghiacciati ed estremamente pericolosi.A brevissimo tutti gli aggiornamenti sulla situazione ORE 7.30 Dal comando della Polizia  stradale

Allagamenti e frane a Vicenza

 12 novembre 2012
Allagamenti a Vicenza per esondazione Bacchiglione

Un primo gruppo di una trentina di volontari è stato convocato per oggi alle 11.30 in piazza Matteotti. Dovranno presentarsi attrezzati di stivali e guanti. Saranno portati con un autobus nelle zone più allagate per aiutare nella pulizia di piani terra, garage e scantinati.
“L’acqua di acquedotto è sicura e potabile – assicura Acque Vicentine in un comunicato – non si sono verificati nessuna interruzione del servizio idrico e nessun calo di pressione; il rischio di esondazione che ieri ha sfiorato la città di Vicenza non ha causato infiltrazioni nelle centrali di prelievo. I tecnici di Acque Vicentine hanno tenuto costantemente sotto controllo la situazione per tutta la giornata di ieri e continueranno a monitorare attentamente.

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